Al via il progetto 'Adotta un lombrico' volto a potenziare l'autocompostaggio domestico dell'umido. Sabato 5 marzo la presentazione pubblica della nuova buona pratica

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Avviso: i contenuti di questa pagina sono aggiornati al giorno 19 aprile 2024, ore 16:10

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L'assessore Del Chiaro, il presidente di Ascit Ciacci e il coordinatore del Centro Ricerca rifiuti Zero, Ercolini

Ai nastri di partenza il progetto 'Adotta un lombrico' promosso dal Comune di Capannori, insieme ad Ascit e al Centro di Ricerca Rifiuti Zero. Sabato prossimo, 5 marzo, alle ore 10.00 nella sala consiliare del Comune in piazza Aldo Moro, il progetto  volto  a potenziare la pratica dello smaltimento domestico dell'umido e degli scarti organici e ottenere un humus di qualità, ottimo da reimpiegare come concime per il giardinaggio e l’uso in agricoltura, attraverso l'utilizzo di lombricompostiere, sarà presentato pubblicamente. Chi aderirà al progetto avrà  la possibilità di beneficiare di uno sconto sulla bolletta dei rifiuti.
All'incontro parteciperanno l'assessore all'ambiente, Giordano Del Chiaro, il presidente di Ascit, Alessio Ciacci, rappresentanti del Centro di Ricerca Rifiuti Zero, Antonio Di Giovanni, esperto del settore e Marco Calcaprina del Centro lombricoltura toscano. 
Il progetto inizialmente interesserà 30 famiglie che su loro richiesta saranno dotate di lombricompostiere fornite dal Comune. Alcune famiglie hanno già manifestato interesse a riceverle, ma è ancora possibile inoltrare la domanda scrivendo all'indirizzo mail ecologia@comune.capannori.lu.it. Nell'assegnazione di questa attrezzatura sarà data priorità ai nuclei familiari che non hanno spazi esterni per praticare il compostaggio domestico, alle famiglie numerose e a quelle intenzionate ad aderire al progetto “Famiglie Rifiuti Zero”. Chi aderirà  al progetto  potrà contare sul supporto di un esperto e su un'adeguata formazione per svolgere questo tipo di compostaggio.
Già durante l'incontro di sabato prossimo sarà spiegato ai presenti come si realizza il lombricompostaggio e anche come costruire una lombricompostiera. 
Le 30 nuove lombricompostiere andranno ad aggiungersi alle circa 3.100 compostiere domestiche già in uso alle famiglie capannoresi che, a partire dal regolamento del 2020 sulla tariffa dei rifiuti, possono beneficiare di uno sconto in bolletta del 30% sulla parte variabile della tariffa. Analoghe agevolazioni saranno previste per chi aderirà al nuovo progetto “Adotta un lombrico”, sconto che salirà al 60% per le Famiglie Rifiuti Zero.


La produzione complessiva di rifiuto organico a Capannori si attesta sulle circa 4.500 tonnellate all’anno ed è diminuita negli ultimi anni anche grazie all’incentivazione delle pratiche di compostaggio domestico nelle famiglie, con la conseguenza positiva di dover inviare agli impianti quantità sempre minori di rifiuto. Quantità che si vuole ridurre ulteriormente grazie al nuovo progetto.

"Stiamo per dare il via ad un nuovo importante progetto volto ad incentivare ulteriormente l'autocompostaggio, il trattamento domestico degli scarti organici, sfruttando tutte le possibilità che questa tipologia di rifiuti sa offrire e garantendo al contempo uno sconto in bolletta a chi intende parteciparvi – spiega l'assessore all'ambiente, Giordano Del Chiaro -. Il lombricompostaggio infatti, richiedendo meno spazio, dà un'ulteriore opportunità ai cittadini, in particolare a coloro che vivono in appartamento o comunque non hanno spazi esterni sufficienti ad ospitare una compostiera, di fare autocompostaggio con l'obiettivo di aumentare il numero di famiglie, che oggi sono oltre tremila,  che fanno questa pratica utilizzando compostiere domestiche, e di conseguenza diminuire la quantità di rifiuto organico da inviare agli impianti. Forniremo  alle famiglie interessate un kit di lombricoltura composto da vassoi ad incastro e una piccola quantità di lombrichi rossi consentendo loro di poter provare questa comoda pratica domestica, anche in terrazzi o garage. La strategia di riduzione dell'organico proseguirà con l'installazione di una compostiera di comunità in una frazione capannorese nell'ambito del progetto Reusemed finanziato dall'Unione Europea”. 

“E' un piacere per ASCIT attivare, assieme al Comune di Capannori e al Centro Ricerca Rifiuti Zero, una nuova importante progettualità nel percorso verso la continua riduzione della produzione di scarti  - afferma il presidente di Ascit, Alessio Ciacci-.  Questa nuova progettualità, particolarmente istruttiva anche per le nuove generazioni, riesce a garantire a tutti la possibilità, anche per chi non ha uno spazio verde, di poter smaltire la frazione organica. Consigliamo a tutti la partecipazione all'iniziativa in modo da poter comprendere le poche semplici regole da adottare per un buon funzionamento delle lombricompostiere e per poter contribuire sempre più alla riduzione della produzione dei rifiuti”. 

Le lombricompostiere in uso alle famiglie saranno di due tipi: una a cassetti ad incastro sia ad uso interno che esterno e una lettiera per vermicompostaggio a terra ad uso esterno. Con il primo tipo di lombricompostiera è possibile smaltire 12-15 kg di scarti organici al mese (mediamente gli scarti organici prodotti da una famiglia di 4 persone in un mese), dai quali produrre circa 70-80 kg di humus di lombrico all’anno, mentre con il secondo tipo è possibile smaltire 50 kg di scarti organici al mese dai quali produrre circa 200 kg di humus di lombrico all’anno.
 

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