Sabato 20 maggio a Segromigno in Monte secondo appuntamento dell'iniziativa "Famiglie, cognomi, genealogie nel territorio di Capannori"

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Segromigno in Monte

Sabato 20 maggio alle 16.30 nella sala parrocchiale della Pieve di San Lorenzo a Segromigno in Monte è previsto il secondo appuntamento (dopo quello svoltosi a Matraia sabato scorso), dell’iniziativa ‘Famiglie, cognomi, genealogie nel territorio di Capannori’, coordinata dalla sezione Auser-Sesto dell’Istituto Storico Lucchese, in collaborazione con l’Associazione culturale Ponte, il Comune di Capannori e il Comune di Roncobello, con lo scopo di presentare e divulgare importanti studi e ricerche sulle Genealogie del territorio di Capannori.

L’incontro riguarda due ambiti di studio: un intervento toccherà gli aspetti religiosi e civili della comunità di Segromigno nei secoli XV-XVIII emersi dai documenti rinvenuti negli archivi delle locali parrocchie, nell'Archivio di Stato di Lucca e nell'Archivio Storico Diocesano di Lucca e sarà a cura dello storico Nicola Laganà.

L’altro intervento intitolato ‘Dai Fondra ai Tambellini de Fondra. Storia e genealogia di una famiglia aristocratica feudale’, illustra la storia del casato aristocratico dei Fondra del quale la famiglia Tambellini ne costituisce un ramo. La secolare vicenda inizia nel 1148 con l’investitura della nobile famiglia Fondra che prende il nome della località (la Val Fondra) centro della loro giurisdizione. I Fondra possedevano il castello di Bordogna, oggi proprietà del Comune di Roncobello. La nobile famiglia, nel corso dei secoli, si ingrandisce con ramificazioni in Valtellina, a Milano e in Dalmazia. La storia e la genealogia del casato attraversa le fasi della lotta di fine Trecento tra guelfi e ghibellini. La famiglia Tambellini, discendente dal casato dei Fondra, è attestata in lucchesia, nel territorio di Capannori, a partire dal 1485. A Segromigno, infatti, possedeva dei terreni, intestati a Bartolomeo di Geminiano detto Tambellino. La secolare storia è suffragata da studi e documenti conservati negli archivi di Stato di Bergamo, Modena, Ferrara, Lucca e non ultimo nella Pieve di Segromigno in Monte. Alla cronologia di fatti, pazientemente ricostruita, si affianca una genealogia che costituisce un ponte tra il Medioevo e l’Età Contemporanea.Interverrà lo storico  Romano Tambellini Barsanti. L’incontro sarà coordinato da Alessandra Nannini, direttrice della sezione Auser-Sesto dell’Istituto Storico Lucchese.

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