A Capannori la recinzione anti-lupo che protegge il gregge e non fa male al lupo

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Avviso: i contenuti di questa pagina sono aggiornati al giorno 29 aprile 2024, ore 16:22

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L'inaugurazione della rete anti-lupo

Una recinzione anti-lupo capace di proteggere il gregge e di non far male al lupo: è questo l'esperimento che nel nostro territorio parte da Capannori grazie alla tenacia e sensibilità di un pastore di Capannori, Sauro Giorgi, precisamente di Castelvecchio di Compito.


Giorgi, titolare dell'azienda agricola 'Le Delizie della famiglia Giorgi', a fronte di alcuni episodi di predazione da parte dei lupi, che stavano mettendo in difficoltà la sua attività, si è messo a cercare soluzioni fattive al problema, senza alimentare odio verso questa specie. 


Contestualmente, l'Associazione WWF Alta Toscana, che gestisce la vicina Oasi WWF Bosco del Bottaccio, ha offerto il proprio supporto allo storico vicino di campo ed ha sostenuto il costo dell'intervento. 
Insieme, WWF e Giorgi, si sono rivolti al Comune di Capannori, che li ha sostenuti con convinzione, supportandoli anche in tutte le procedure burocratiche. Ruolo importante ha svolto Difesattiva, associazione di allevatori, che ha fornito gratuitamente le competenze tecniche accumulate in anni di esperienza.


Per questo motivo, stamani (giovedì 15) all'inaugurazione del recinto anti-lupo, oltre alla famiglia Giorgi, erano presenti l'assessore alla tutela degli animali Giordano Del Chiaro, Letizia Andreini, presidente WWF Alta Toscana Odv, Samantha Benucci, responsabile Oasi WWF Bosco Bottaccio e Progetto Lupo, Caterina Giovannetti, biologa WWF Italia. 


"Abbiamo subito sostenuto l'iniziativa di Giorgi e del WWF perché affronta un tema sentito, che però deve essere gestito con le dovute attenzioni verso il lupo - dice l'assessore alla tutela degli animali Del Chiaro -. Questa recinzione fornisce una soluzione di equilibrio e siamo contenti che si sperimenti a Capannori. Ringrazio l'azienda e il WWF per l'operazione".
Nel dettaglio, si tratta di una recinzione realizzata con materiale particolarmente resistente, molto alta e agli angoli rivolta verso l'esterno per impedire al lupo di entrare. Allo stesso tempo, la recinzione è stata interrata per circa 40 centimetri  di profondità, in modo che il lupo non possa accedere nemmeno scavando.


"Crediamo che esista il punto di equilibrio fra le necessità degli allevatori e il rispetto degli animali - afferma Letizia Andreini, presidente WWF Alta Toscana OdV -. Per noi quindi è stata una bella opportunità poter sostenere l'azienda Giorgi, con cui condividiamo da anni il Bottaccio, con la realizzazione di questa recinzione, perché ci permette di promuovere una cultura che si basa sulla coesistenza pacifica fra uomo e lupo. Questa è una sfida che possiamo vincere. Auspichiamo che molte altre istituzioni seguano l'esempio del Comune di Capannori, facendosi promotori di azioni concrete come questa".
 

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