Intervento del consigliere comunale Franco Antonio Salvoni sulla sicurezza della via Pesciatina

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“Il terrificante incidente di pochi giorni fa ripropone in modo drammatico il problema della sicurezza sulla via Pesciatina nel tratto lunatese. Il primo pensiero va alle vittime di questa ennesima tragedia e desidero esprimere la personale sentita partecipazione all'infinito dolore di tutti i familiari” - afferma il consigliere comunale di zona Franco Antonio Salvoni.

“La situazione è ben nota; giova comunque ricordare che lungo questi circa 2 Km di strada si è sviluppata una densa zona residenziale, ma si sono moltiplicati anche gli esercizi commerciali e vi si sono concentrati diversi servizi di interesse per tutta la Piana. La via Pesciatina quindi accoglie tutto il traffico locale (anche, e speriamo, sempre più, ciclo pedonale) ma funge anche da arteria di collegamento strategica per tutte le frazioni del comune e per le città limitrofe. Questo notevolissimo volume di traffico nel quale si incrociano TIR e biciclette, pedoni e motocicli non può far altro che abbassare di molto il livello di sicurezza. Si rendono necessari ed urgenti interventi strutturali che l'amministrazione persegue da tempo ed in parte già sta realizzando. Cerco di tracciarne un quadro”- prosegue Salvoni- .

“E' necessario spostare l'accesso in entrata e uscita dello scatolificio Nottoli dalla sede attuale (pericolosa ed in violazione delle norme del codice della strada) alla rotonda di via del Casalino. Ciò vorrebbe dire eliminare un pericolo costante legato all'entrata sulla Pesciatina e al transito dei mezzi pesanti nella zona più commerciale. Il progetto è stato rivalutato dall'amministrazione anche sulla base delle indicazioni della consigliera comunale Silvana Pisani e del nuovo Dirigente dei lavori pubblici e l'assessore Del Carlo si sta impegnando a recuperare il tempo perduto a causa del Covid. E' in corso di realizzazione la pista ciclabile e il marciapiede nel tratto di strada in questione al fine di proteggere pedoni e ciclisti dai mezzi in transito evitando così una promiscuità intollerabile. In questo caso il Covid non ha fermato i lavori che procedono speditamente.E' inoltre necessario – continua Salvoni - creare parcheggi per le varie attività commerciali per  evitare il “parcheggio selvaggio” che è fonte di ulteriore pericolosità per chi transita. In questo caso qualcosa si sta già facendo nel contesto dei lavori per la pista ciclabile, ma qualcosa di più dovrà essere studiato. Devono inoltre essere aumentati gli attraversamenti pedonali e resi più visibili per gli autoveicoli in transito. E' previsto un intervento in tal senso durante i lavori della pista ciclabile. L'illuminazione esistente inoltre non è sufficiente  ed è incorso  la sostituzione dei dispositivi illuminanti attuali con modelli più performanti. Il progetto per l'eliminazione  del semaforo della Madonnina con la creazione di una doppia rotonda è in stato avanzato e dovrà essere perfezionato relativamente alla sicurezza ciclopedonale e alla disponibilità di parcheggi. A questo scopo l'Amministrazione indirà un'assemblea con tutti i residenti”.

“Ma sono assolutamente convinto-  prosegue Salvoni-  che tutto questo sarà vano se tutti i cittadini, siano essi pedoni, ciclisti, automobilisti o conducenti di mezzi pesanti, non dimostreranno nei fatti educazione, senso civico, e rispetto delle regole. Formare giovani educati e responsabili è un compito primario di scuola e famiglia; è quindi indispensabile che nei programmi scolastici sia valorizzata l'educazione stradale. Nel presente è, tuttavia, determinante mettere in atto metodi e sistemi in grado di intervenire su velocità e infrazioni. E' allo studio l'utilizzo di sistemi che possano dissuadere i conducenti più imprudenti come il posizionamento di dossi artificiali, ma  va valutata la compatibilità degli stessi con la qualifica della strada in questione. Forse si potrebbero realizzare in corrispondenza degli attraversamenti pedonali, che così facendo  risulterebbero più visibili e la conformazione  del dosso stesso potrebbe essere approvata  dalle autorità competenti.  Esiste comunque un altro sistema che più che preventivo può apparire repressivo, ma che sicuramente produce risultati maggiori: il posizionamento di autovelox fissi e sempre attivi. Ne sarebbero necessari almeno tre in questo tratto di strada. In tal modo tutti si vedrebbero costretti al rispetto dei limiti, pena una sicura e puntuale multa  con tanto di decurtazione di punti patente. Prevenire l'ecccesso di velocità dei mezzi in transito significa eliminare  un fattore di rischio  assolutamente primario, ma allo stesso tempo del tutto contenibile. Più raffinato e di più difficile realizzazione (necessità di autorizzazioni ministeriali) sarebbe il sistema “tutor” con controllo di tutto il tratto in discussione. In tal senso sarà avviata una pratica con le autorità competenti. Infine, la sorveglianza attiva di tutto il tratto di strada da parte di telecamere di ultima generazione in grado di documentare dettagliatamente tutto quanto avviene. Non ultimo, anzi direi primario, è il ruolo della Polizia Municipale che deve fungere da controllore e allo stesso tempo svolgere un ruolo educativo nei confronti dei cittadini. Non è più tollerabile – conclude Salvoni - che si continui a morire su questa strada e devono essere garantiti alla cittadinanza tutti gli interventi strutturali e di prevenzione necessari al benessere della comunità”.

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