Del Chiaro: "La lotta alle polveri sottili sempre più una priorità"

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L'assessore all'ambiente Giordano Del Chiaro

“Il tema della qualità dell’aria deve essere sempre più al centro delle azioni per migliorare la qualità della vita dei cittadini della Piana di Lucca. Per questo il 2020 a Capannori sarà l’anno delle piantumazioni, del sostegno al mondo agricolo per ridurre gli abbruciamenti mediate alternative valide, della sburocratizzazione e degli incentivi a chi intende investire per migliorare l’efficienza energetica degli edifici”. Lo sottolinea l’assessore all’ambiente Giordano Del Chiaro alla luce dei dati della qualità dell’aria degli ultimi due mesi e degli studi scientifici che mettono in relazione le polveri sottili con alcuni tipi di malattie. “Se c’è una questione su cui gli esperti concordano è che chi vive in zone con qualità aria peggiore e sistemi respiratori più compromessi è più sensibile a virus e malattie – prosegue Del Chiaro -. In questa fase 2 dell’emergenza sanitaria del Coronavirus, in cui le restrizioni si stanno pian piano allentando ma sta crescendo il senso di responsabilità collettiva, la lotta alle polveri sottili deve essere sempre più una priorità. La ricetta della nostra amministrazione comunale è quella degli investimenti verdi, dello snellimento delle procedure e delle premialità per le azioni improntate alla sostenibilità e alla salvaguardia dell’ambiente e dell’aria”.

L’amministrazione Menesini, in tal senso, sta lavorando a vari progetti per i prossimi mesi. Sono allo studio incentivi, anche di tipo urbanistico, per i privati che puntano sulla sostenibilità e l'efficientamento energetico degli edifici e delle nuove costruzioni o ristrutturazioni. Partirà poi il piano delle piantumazioni con la messa a dimora di qualche centinaio di alberi sempreverdi, che sono più adatti a contrastare il particolato nell’aria. Il piano, in fase di definizione, prenderà il via da aree comunali incolte e coinvolgerà anche i privati. Le piantumazioni saranno effettuate in autunno, stagione idonea per questo tipo di operazione. Nel corso del 2020 sarà attuato anche il progetto sperimentale biotrituratori; queste macchine saranno messe a disposizione degli agricoltori per agevolarli nello smaltimento dei residui vegetali anche nel periodo di divieto di abbruciamento. Infine sarà costituito un osservatorioambientale che con gruppo di esperti del settore, seguirà il percorso di realizzazione del Piano di azione per l’energia sostenibile ed il clima, farà un inventario delle emissioni e collaborerà alla definizione delle strategie ambientali.

“Lo stop forzato delle attività durante il lockdown ha prodotto riduzioni significative di inquinanti provenienti dal traffico dei veicoli ma non ci sono stati risultati tangibili sull’inquinamento da polveri sottili, che anche a marzo 2020 si è mantenuto sui livelli degli anni precedenti – spiega il presidente della commissione consiliare ambiente, Francesco Borelli -. Anche per questo motivo la lotta alle polveri sottili resta un obiettivo prioritario dei prossimi anni. Un tema, questo, sui cui l’amministrazione comunale è fortemente impegnata con progetti concreti e dal valore tangibile”.

In Italia il lockdown ha prodotto una sensibile riduzione delle emissioni in atmosfera, con i netti miglioramenti di aree fortemente inquinate come la Pianura Padana. Nella Piana di Lucca la situazione è in parte differente. In particolare i dati e gli studi finora condotti da Arpat sugli effetti del lockdown mostrano l’andamento di alcuni inquinanti, come ossidi di azoto e particolato pm10, nelle stazioni regionali. In realtà il blocco delle attività è coinciso con il cambio di stagione: un periodo in cui gli andamenti degli inquinanti tipici urbani subiscono un’attenuazione rispetto al periodo invernale. In ogni caso, dal confronto con i dati degli anni precedenti, la diminuzione più evidente si riscontra nel mese di marzo sugli ossidi di azoto, inquinante direttamente collegato al traffico veicolare, mentre alcuna riduzione si apprezza nella stazione di Capannori rispetto al pm10, il particolato che affligge la Piana. Gli ossidi di azoto contribuiscono fra l’altro al peggioramento dell'effetto serra.

 

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