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L'assessore all'ambiente Giordano Del Chiaro e il presidente di Ascit Alessio Ciacci

Pannolini e pannoloni costituiscono circa la metà, precisamente il 49%, quindi la parte più consistente, del rifiuto indifferenziato prodotto nei  Comuni della Piana di Lucca serviti da Ascit. Il dato emerge da un'analisi merceologica realizzata da Ascit per dar vita ad un approfondimento tecnico sulla composizione del rifiuto avviato a smaltimento.

Al secondo posto della classifica dei materiali che più impattano sulla frazione indifferenziata dei rifiuti ci sono i  tessuti  con il 15,43%. Da alcuni anni per pannoloni e pannolini esiste un servizio di raccolta differenziata. Questi materiali vengono infatti conferiti in un apposito sacco viola. Un servizio di raccolta che Ascit fornisce alle famiglie che hanno anziani e bambini che ne fanno utilizzo.  Le utenze che usufruiscono di questo servizio sul territorio di Capannori, sono complessivamente 540.

A partire dallo scorso ottobre il Comune di Capannori, in collaborazione con Ascit, ha dato avvio ad un servizio sperimentale della durata di sei mesi  per la raccolta differenziata degli assorbenti igienici femminili in tre frazioni pilota:  Badia di Cantignano, Pieve San Paolo e Marlia, al quale hanno aderito alcune decine di famiglie.

“Questo progetto sperimentale è un ulteriore passo avanti verso il traguardo 'Rifiuti Zero' – spiega  l'assessore all'ambiente del Comune di Capannori, Giordano Del Chiaro -. Se la sperimentazione avrà esiti positivi, come auspichiamo,  dalla prossima primavera sarà estesa a tutto il territorio comunale. Gli assorbenti igienici insieme a pannolini e pannoloni, come emerge dall'indagine realizzata da Ascit, rappresentano la più alta percentuale di rifiuto indifferenziato prodotto sul nostro territorio e sulla Piana ed è quindi importante lavorare per differenziare maggiormente questi scarti. L'obiettivo è quello di riuscire ad avviare a riciclo tutto il rifiuto assorbente. Questo per Capannori vorrebbe dire recuperare tra i 5 e gli 8 punti percentuali di raccolta differenziata e oltrepassare così la quota del 90%. Al contempo stiamo valutando la possibilità di introdurre ulteriori incentivi tariffari, oltre a quelli previsti per le famiglie Rifiuti Zero che utilizzano pannolini lavabili, per coloro che usano materiali alternativi ai classici prodotti assorbenti”.  

“Ascit  vuole spingersi verso obiettivi sempre più ambiziosi cercando di raggiungere percentuali di raccolta differenziata continuamente più alte, anche nei nuovi Comuni serviti che dal primo gennaio sono passati alla nostra azienda – afferma il presidente di Ascit, Alessio Ciacci - In questi anni Ascit assieme ai Comuni serviti, ha costruito performance sempre migliori, sia in termini di raccolte differenziate, sia di riduzione complessiva dei rifiuti. Queste due dinamiche hanno reso sempre più marginale il materiale avviato a smaltimento. Ma c'è ancora da lavorare per ampliare, come nel caso degli assorbenti igienici, le tipologie di rifiuti da inviare al riciclo e per diminuire il volume degli scarti indifferenziati. Nei mesi scorsi Ascit ha inviato in via sperimentale un quantitativo  di  prodotti assorbenti per la persona a Treviso dove è stato realizzato un impianto con una  innovativa tecnologia, dove questi materiali, in totale sicurezza, senza alcuna produzione odorigena, dopo una iniziale sterilizzazione, possono essere trasformati in plastica e cellulosa da riutilizzare come materie prime seconde”.   

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