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Consiglio comunale on line

La seduta del consiglio comunale di ieri (mercoledì) è stata dedicata in gran parte al 'Giorno del ricordo' per commemorare le vittime delle Foibe. Dopo un intervento di apertura della presidente dell'assemblea consiliare, Gigliola Biagini, che ha evidenziato l'importanza di ricordare la tragedia delle Foibe per trasmetterne la memoria in particolare alle nuove generazioni, affinchè  fatti così tragici non si ripetano mai più,  è stata ricordata la figura di Argia Pasqualis, esule istriana, che per circa 40 anni è stata maestra elementare a Capannori. A raccontare la storia di Argia Pasqualis  è stato il figlio, Paolo Battistini, docente presso l'istituto ISI Pertini di Lucca, che ha evidenziato il forte legame che si instaurò tra sua madre e la comunità capannorese. 

Nata a Pola nel 1922 Argia Pasqualis nel 1947 fu accolta nel campo profughi in Santa Caterina in Via del Crocifisso dove restò con i suoi genitori per tre anni e mezzo.  Ha insegnato per circa 40 anni a Capannori, prima alla scuola elementare  di San Gennaro e poi  alla scuola elementare di Segromigno Piaggiori.  Negli anni '90 iniziò a raccogliere documenti e a scrivere annotazioni sparse sulla storia familiare e la propria esperienza di profuga istriana. A partire dal 2006 iniziò a portare la propria testimonianza sull'Istria e  sull'esperienza di vita nel campo profughi nelle scuole e in occasione di incontri promossi dalle varie istituzioni locali per celebrare il Giorno del Ricordo. E' scomparsa nel 2007.

Dopo l'intervento di Paolo Battistini è stato proiettato un video intitolato 'La valigia della memoria' a cura  degli studenti della classe V A dell'indirizzo tecnico-turistico dell'ISI Pertini Lucca che attraverso scritti e annotazioni lasciati da Argia Pasqualis ne ricostruisce la vicenda riportando i suoi pensieri e le sue riflessioni in particolare sull'esodo e la permanenza al campo profughi di via del Crocifisso.

Sulla figura e sulla storia umana e civile della maestra esule istriana è stato ritenuto più utile e opportuno da parte della maggioranza, rispetto all'idea di una mozione dell'opposizione, proporre di valorizzare la figura di Argia Pasqualis in un contesto più ampio ed importante avviato dall'amministrazione comunale in vista del Bicentenario del Comune, per valorizzare le donne che hanno svolto un ruolo importante per la comunità.
 
Successivamente il consigliere comunale Mauro Rocchi  ha narrato la storia della sua famiglia e in particolare dei suoi genitori, la madre Sirene, trasferitasi negli anni '40 con la famiglia di origine in Istria, poichè il padre aveva trovato  lavoro nella miniera di carbone di Arsia, teatro di un gravissimo incidente minerario,  dove Sirene lavorò come segretaria  e il padre Ernesto militare di stanza ad Albona città dove nel 1943 i due giovani si conobbero e si sposarono dopo l'armistizio dell'8 settembre tra molte difficoltà. Si vennero infatti a trovare tra due fuochi: da una parte i nazisti e dall'altra i partigiani di Tito  dai quali erano ricercati per l'attività di aiuto svolta nell'ambito di recupero dei corpi  dei minatori dopo la tragedia dell'esplosione compiuta dalla madre. Grazie all'aiuto di un parroco riuscirono  a sfuggire alle Foibe e furono tra i primi dell’esodo giuliano-dalmata, dopo il quale si trasferirono a Matraia.
La testimonianza del consigliere Rocchi è stata particolarmente apprezzata  dal consiglio comunale.
 

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