Dopo 140 anni osservati a Capannori esemplari di Salamandrina Perspicillata

Stampa la pagina

Avviso: i contenuti di questa pagina sono aggiornati al giorno 27 marzo 2024, ore 15:49

Comunicati Stampa, 2018, HomePage, Ambiente
Salamandrina perspicillata

Se ne erano perse le tracce 140 anni fa ma la Salamandrina di Savi, (Salamandrina perspicillata) detta anche Salamandrina dagli occhiali, è ricomparsa nella Piana di Lucca. In una calda e umida sera di alcuni giorni fa due ambientalisti, Domenico Verducci del Wwf Alta Toscana Onlus e la biologa Arianna Chines, hanno osservato due esemplari adulti di questo anfibio a Segromigno in Monte. Si tratta di un animale protetto dalle normative che è simile a una piccola lucertola di colore bruno nerastro, che reca sul capo una macchia biancastra soffusa di aranciato o giallo ocra che ricorda un paio di occhiali, da cui deriva il nome italiano. Altra particolarità è il piede con quattro dita. Appartiene a un genere che vive solo in Italia con due specie; quella che si trova in Toscana è diffusa dalla Liguria fino alla Campania.

“Una inattesa segnalazione che ci fa capire come la Piana di Lucca conservi ancora zone che tutelano la biodiversità permettendo la sopravvivenza di esseri antichissimi ed esigenti come le salamandrine – commenta l’assessore all’ambiente, Matteo Francesconi -. Ringrazio Domenico Verducci e Arianna Chines, per quello che fanno per il nostro territorio  anche a livello di volontariato. La nostra amministrazione è particolarmente attenta alla valorizzazione del territorio e alla tutela degli animali come testimoniano alcuni progetti in atto  come lo sportello 'A quattro zampe' attivo all'Urp, lo sgambatoio per i cani, il patto di collaborazione 'Salvarospo' e la collaborazione con Anpana per il recupero di alcuni volatili rari che si trovano in difficoltà”.  

Durante le ore diurne le salamandrine si rifugiano sotto pietre o tronchi, fra le radici degli alberi o nei vecchi muri a secco e sono attive all’esterno soltanto con tempo fresco e piovigginoso, generalmente in primavera e in autunno. Escono all’aperto solo al crepuscolo e di notte.

L’ultimo a osservare questo anfibio nel territorio era stato l’8 maggio 1878 il marchese Torrigiani, che ne raccolse una decina di esemplari e li donò al museo zoologico “La Specola” di Firenze. Questa specie nel corso degli ultimi decenni è stata sempre più minacciata dalla distruzione e dal degrado degli ambienti vitali, dall’urbanizzazione delle aree collinari, dall’alterazione dei corsi d’acqua in cui depone le uova, dall’inquinamento, dalla carenza idrica e dalla presenza di pesci, che possono predare sia gli adulti in riproduzione sia le uova e le larve. Ecco perché si era arrivati a supporre che la salamandrina non fosse più presente a Capannori e nella Piana di Lucca.

Servizi Online

Servizi

ico_comune
ico_comune