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Il sindaco Menesini e altre persone scoprono la targa

Partecipata e toccante cerimonia a Tofori dove stamani (mercoledì) nel piazzale della chiesa è stata scoperta una targa in memoria di Clotilde Nardini, paesana conosciuta come “Tata Clotilde” che salvò dalla deportazione due bambini ebrei durante la seconda guerra mondiale, Silvano Sorani e Ornella Sara Sorani. Tante erano infatti le persone presenti alla celebrazione promossa dal Comune di Capannori assieme alla comunità di Tofori in occasione della Festa della Liberazione.

L’appuntamento si è aperto con i saluti del sindaco, Luca Menesini cui è seguita un’introduzione agli eventi accaduti nella zona durante la seconda guerra mondiale da parte di Emmanuel Pesi, storico dell’età contemporanea. Sono intervenuti anche Elgi Cadonici, figlio del carabiniere Agostino Cadonici  che entrò a far parte del gruppo partigiano Sts (Sant'Andrea in Caprile, Tofori, San Gennaro) contribuendo a liberare dall'occupazione tedesca il territorio capannorese e Serena Mencarini in rappresentanza della comunità di Tofori. Francesca Nardini, nipote di Clotilde, e Silvano Sorani hanno poi portato le loro testimonianze.

“Avete la colpa di essere nati ebrei” dissero un giorno ai due bambini. Così un vento forte si alzò e strappò loro prima i libri di scuola, i giochi, gli amici, poi la casa, i genitori e i loro stessi nomi – è scritto sulla targa -. Tata Clotilde, però, decise che il vento non se li sarebbe presi e li strinse forte, più forte, e donne e uomini di Tofori la strinsero forte. E il vento si posò.

Alla memoria di Clotilde Nardini (9/8/1900 – 19/1/1982), inoltre, lo scorso gennaio era stata consegnata la medaglia di “Giusta fra le Nazioni”. 

Alla cerimonia, fra gli altri, hanno partecipato la vice sindaca Silvia Amadei, l’assessore alle politiche educative Francesco Cecchetti e i consiglieri comunali Guido Angelini, Mauro Rocchi ed Elio Cesari. La mattinata è stata impreziosita dal momento musicale a cura della corale “G. Puccini” di Camigliano e della Filarmonica “G. Puccini” di Segromigno in Monte. 

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